Vanzetti e le applicazioni industriali e automotive, da un lato; applicazioni navali, dall’altro. Dici pompe criogeniche, in Italia, e pensi a Vanzetti Engineering, che sul Gnl ha puntato forte sin dai primi anni della sua storia, partita con il know-how sul trattamento dei gas dell’aria (Lar, Lin, Lox). Di navale parleremo su DIESEL di Settembre. Qui ci concentriamo sulle applicazioni industriali, coinvolgendo Luca Gazzera, Lng Industrial Division Sales Manager di Vanzetti Engineering. QUI trovate il Pdf dell’intervista integrale.

Vanzetti e le applicazioni industriali

Cominciamo dall’abc di prodotto. Quali sono le caratteristiche progettuali di una pompa criogenica e quali le tipologie in ambito industriale?

La pompa criogenica nasce dall’esigenza di disporre di fluidi criogenici a temperature molto basse, inferiori a -80 gradi Celsius. La pompa criogenica è uno strumento che consente la movimentazione e il trasferimento dei fluidi criogenici da un serbatoio a un altro. Agisce, insomma, come elemento pompante che consente di vincere le contropressioni del serbatoio in modo che il fluido possa essere inserito in un altro serbatoio. Questa prima tipologia è quella delle pompe criogeniche centrifughe.  La seconda tipologia è quella che consente al prodotto criogenico, cioè al liquido, di essere pompato – in questo caso attraverso un vaporizzatore – per riempire dei contenitori sotto forma gassosa. La pompa alternativa deve poter resistere a contropressioni equivalenti alla pressione di carico degli stoccaggi per consentire il pompaggio del liquido attraverso il vaporizzatore ambientale, a valle del quale si può procedere a riempire i cosiddetti pacchi bombola.

Vanzetti e le applicazioni industriali
Luca Gazzera

Tra le applicazioni, ci incuriosisce quella per la cogenerazione. In Sardegna, per esempio, Cpl Concordia e Orefice Generators hanno mosso i primi passi. Qual è il contributo del Gnl e di Vanzetti nel ciclo combinato? 

Il Gnl rappresenta una delle tante opzioni nel panorama delle energie alternative, più immediata rispetto ad altre a livello di infrastruttura disponibile, con la possibilità di approvvigionare luoghi privi di pipeline, come la Sardegna. Nel caso specifico, si utilizzano serbatoi per scaricare il combustibile così che possa essere utilizzato in tutte le sue forme. Le pompe Vanzetti, non a caso, saranno presenti nel primo terminal Gnl che sarà presto operativo a Oristano.

Qual è il ruolo di Vanzetti nel processo di creazione delle stazioni di rifornimento Gnl?

Possiamo vendere le nostre attrezzature a chi si occupa direttamente della creazione delle stazioni di rifornimento oppure – e questa è la soluzione di solito scelta dai grandi gruppi – fornire i nostri prodotti a un integratore che si pone come riferimento unico nei confronti del committente e garantisce un servizio chiavi in mano. In realtà il nostro ruolo va oltre la mera fornitura delle pompe. Abbiamo contribuito in passato a redigere le linee guida, tuttora utilizzate dagli operatori del settore, con l’intenzione di innescare una reazione a catena che promuovesse la tecnologia e coinvolgesse molti attori che oggi operano nella filiera.

Dal vostro osservatorio, quali sono i settori più fertili per il Gnl, che attualmente furoreggia su alcuni carrier nautici e sui pesanti Iveco?

In ambito industriale, un settore particolarmente promettente e ancora da sviluppare è legato all’utilizzo combinato del Gnl per produrre energia (power generation) e per raffreddare i processi di produzione alimentare con le frigorie disponibili nel prodotto. Questo, in alternativa ai fluidi refrigeranti tradizionali, con benefici in termini di rispetto dell’ambiente e sostenibilità. I terminal costieri potrebbero favorire queste sinergie coinvolgendo realtà industriali differenti all’utilizzo del Gnl, non solo come produzione di energia e come combustibile per il trasporto, ma anche come risorsa importante nei processi di conservazione.

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