C’è tanto da dire sull’idrogeno, questa settimana. A partire da Toyota, che ha sviluppato un modulo compatto del sistema di celle a combustibile alimentate a idrogeno. Il modulo, dichiara il costruttore, «integra le componenti principali del sistema, come lo stack di celle a combustibile, rendendolo facilmente adattabile a una serie di prodotti, per promuovere l’utilizzo dell’idrogeno verso la neutralità dal carbonio» ed è destinato «alle aziende che stanno sviluppando e producendo prodotti a celle a combustibile per un’ampia gamma di applicazioni, anche nell’ambito della mobilità, come per camion, autobus, treni e navi, nonché generatori stazionari».

Toyota punta a rafforzare il suo ruolo guida sull’idrogeno

Toyota, i cui dubbi sul full electric sono ben noti, continua nell’opera di diffusione della propria tecnologia a celle a combustibile alimentate a idrogeno (Fcev) e punta a rafforzare il suo ruolo di fornitore di sistemi fuel cell per promuovere lo sviluppo dell’idrogeno attraverso l’utilizzo sempre più diffuso dei propri prodotti, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e quindi l’impatto sul riscaldamento globale.

toyota idrogeno
Il modulo sviluppato da Toyota per le celle a combustibile

Tra le iniziative finora avviate ci sono la creazione di una società dell’idrogeno, la vendita della Mirai e dell’autobus Sora, nonché la vendita di sistemi fuel cell alle aziende, oltre a consentire l’utilizzo gratuito dei suoi brevetti relativi alle celle a combustibile alimentate a idrogeno.

Parker Hannifin all’Hydrogen Online Workshop

Da un costruttore a un altro, parlando però in questo caso di componentistica. Parker Hannifin ha partecipato, lo scorso 25 marzo, all’Hydrogen Online Workshop, evento digitale che ha permesso di fare il punto sugli sviluppi tecnologici legati proprio all’idrogeno.

Allo stand virtuale Parker ha presentato una gamma ampia e variegata di componenti utilizzabili in sistemi alimentati a idrogeno, come raccordi, valvole, guarnizioni, prodotti per la filtrazione o per la desalinizzazione dell’acqua. «Parker si occupa già da molti anni di idrogeno» ha detto Robert Airey, Parker UK Applications & Product Business Development Manager «per via del grande potenziale nella riduzione delle emissioni. La fase di progettazione di sistemi e componenti può rappresentare una vera e propria sfida per via delle caratteristiche intrinseche della tecnologia».

Germania e Arabia Saudita collaborano per l’idrogeno verde

Infine, continuano i grandi movimenti nello scacchiere politico/tecnologico legato all’idrogeno. A quello verde, in particolare. È stato recentemente annunciato un accordo siglato da due delle nazioni più rilevanti in tema di tecnologia, vale a dire Germania e Arabia Saudita. L’accordo prevede l’avvio della collaborazione finalizzata allo sviluppo dell’idrogeno verde ed è stato firmato dal ministro dell’Energia saudita, il principe Abdul Aziz bin Salman, e dal ministro tedesco per l’Economia e l’Energia Peter Altmaier. L’obiettivo di fondo consiste nella creazione di un ambiente fertile per la crescita sostenibile che possa consentire di rispettare gli accordi di Parigi sul clima. Non a caso, l’idrogeno verde è uno dei pilastri della strategia Vision 2030 elaborata dal governo saudita.

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