Saim Marine. In attesa di Cannes… e Genova. Sì, la prima sarà la vetrina scintillante di almeno un paio di anticipazioni. Genova perché è l’habitat naturale dell’azienda di Buccinasco.

È Marco Donà a svelare quanto possibile. Troverete questa intervista sul numero di Settembre.

Saim Marine

Saim Marine, tra eliche di manovra e Yacht controller

«Il bello deve ancora venire e si manifesterà al Salone di Cannes, nonostante l’incognita della presenza di dealer e buyer, anche se regna il riserbo. Possiamo dire che un progetto sarà all’insegna della partnership tecnica, il target le eliche di manovra. Il secondo progetto riguarda la collaborazione con Yacht controller, come distributori esclusivi per il mercato Oem».

In attesa di visitare lo stand di Saim Marine (l’intervista risale all’inizio di luglio), Donà ci fornisce una visione di più ampio respiro.

«Sulla stagione 2020-21 aleggia un enorme punto interrogativo. Le stime basate sul sentiment annunciano un calo del 20 -30 percento» confessa Donà.

«Restando all’attualità, la nautica si è svegliata, come dimostrano i dati di vendita dei ricambi, e le prime stime fornite dai cantieri nautici, soprattutto le barche più piccole. Chi ha stock, riesce a smaltirlo. I grandi gruppi esteri si sentono minacciati, perché impegnati in segmenti di mercato pesantemente colpiti dal lockdown, come i costruttori di catamarani per il Far East e i Caraibi. Negli Usa hanno avuto un’impennata gli scafi fino a 40 piedi, anche se Florida è appena entrata in lockdown. Qui l’ago della bilancia sarà la gestione governativa della pandemia».

Cosa ci racconta del mondo Saim?

«Sul prodotto Kohler (gruppi elettrogeni) Saim ha beneficiato di sufficienti scorte per far fronte alla domanda. Da ormai un lustro ha eliminato qualsiasi problema di vibrazioni e rumorosità, perfezionando così la gamma di generatori più completa sul mercato, con puntuali conferme dell’affidabilità dei motori Kdi. La leadership nella generazione a bordo è testimoniata anche dalla quota predominante nei cantieri Azimut e San Lorenzo, che installano Kohler come equipaggiamento standard su tutta la produzione, e dalla vocazione maggioritaria all’interno di altri cantieri come Ferretti, che monta Kohler dai 29 chilowatt in su».

C’è pure lo SmartPlug

La novità annunciata si chiama invece SmartPlug, un sistema di presa e relativa spina per portare a bordo la corrente elettrica dalle colonnine della banchina. Con una superficie di contatto dei poli di presa e spina maggiore di circa venti volte rispetto ai sistemi tradizionali, SmartPlug riduce la possibilità di surriscaldamento dei contatti. Le prese si montano con 4 punti di fissaggio, compatibili con gli standard industriali, sono dotate di guarnizioni resistenti alle intemperie, che prevengono la corrosione dei contatti, e di un blocco di sicurezza che aggancia la presa in maniera stabile alla parte posteriore del connettore. La spina è dotata di due levette laterali in acciaio inossidabile a molla che la fanno aderire automaticamente alla presa e ne rendono molto semplice l’utilizzo. Due Led blu sulla parte superiore della presa indicano la presenza di tensione. Per soddisfare ogni necessità, i cavi per il collegamento alla colonnina in banchina sono disponibili in tre diverse lunghezze, di 12,5, 15,5 e 25 metri.

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