Mtu alla vigilia del Bauma

Mtu si sente perfettamente a proprio agio nel movimento terra e nell’estrazione mineraria. Alla vigilia del Bauma, abbiamo chiesto a Lars Kräft, vicepresidente Industrial Business di Rolls-Royce Power Systems, le tendenze del mercato, i progetti e lo stato della tecnologia. Di seguito un sunto dell’intervista. La versione integrale apparirà sul prossimo numero di Diesel International, disponibile al Bauma.

mtu Lars Kräft, vicepresidente Industrial Business

Mtu ha completamente rinnovato la sua gamma alla vigilia della Tier 4 Final. Cosa è stato apprezzato dal mercato e cosa cambierebbe nelle sue scelte?

I nostri clienti sono stati molto soddisfatti del ridotto consumo di carburante del nuovo portafoglio motori. Per gli Oem, inoltre, la doppia certificazione (per gli Stati Uniti e per l’Europa) è un chiaro vantaggio in termini di flessibilità. Con la nuova serie di motori 1000 – 1500, i clienti hanno a disposizione diverse opzioni soprattutto in termini di gamma di prestazioni. A causa dello spazio aggiuntivo richiesto, l’inclusione del sistema di post-trattamento è stata una sfida. Guardando indietro cambieremmo la potenza nominale.

Serie da 5.1, 7.7, 10.7, 12.8, 15.6 litri. Un portafoglio ben bilanciato, soprattutto per le applicazioni nel settore delle costruzioni. Cambierebbe qualcosa di questa linea? Quale di queste cilindrate è la più popolare tra gli Oem?

Siamo convinti che il nostro portafoglio sia ben bilanciato. Le più popolari sono le serie di motori con la gamma di potenze più elevate, ovvero le serie 1300 e 1500 (in particolare per le gru mobili).
La serie 1000 è molto comune per pale gommate e carrelli elevatori. Poiché le serie 1000 – 1500 sono in grado di coprire varie applicazioni, i dati di vendita sono ben bilanciati.

Pensa ancora che l’Egr sia una carta vincente? Nessun problema con la dissipazione del calore in ambienti polverosi come cantieri e cave?

L’Egr è una tecnologia consolidata in Mtu. Per lo Stage V abbiamo aggiunto sia Dpf (diesel particulate filter) che Doc (diesel oxidation catalyst).

Concentrandosi sul mercato nel suo insieme, l’industria delle costruzioni conferma la tendenza positiva?

Sì, abbiamo visto una crescita positiva nel settore delle costruzioni. Per noi, soprattutto l’Asia è molto interessante con Cina e Giappone. Le prospettive dei paesi BRIC rimangono entusiasmanti.

Mannheim è ancora l’impianto che produce sia per Mtu che per Daimler. Ci saranno ulteriori sviluppi e sinergie tra le due società nel trasferire la futura tecnologia camionistica nelle macchine da costruzione?

Beneficiamo già del kit Daimler e dei suoi ulteriori sviluppi. Abbiamo uno scambio costante per sviluppare il nostro portafoglio. Le normative sulle emissioni globali richiedono certificazioni. Le soluzioni ibride possono anche risultare interessanti per una volta.

In conclusione, quali novità dovremmo aspettarci al Bauma e cosa succederà nel prossimo futuro?

Al Bauma presenteremo le nostre serie Mtu 1000, 1100, 1300 e 1500 che sono disponibili sul mercato come motori Stage V di produzione per i clienti dal giugno 2018. Mtu sta inoltre mostrando la sua soluzione Scr one-box per il post-trattamento dei gas di scarico. Questo sistema è sia compatto che robusto, oltre che facile da usare, installare e pulire, garantendo così la piena conformità ai requisiti dei costruttori di veicoli e degli operatori. Per i visitatori interessati ai nostri prodotti Mining mostreremo nuove soluzioni di servizi digitali. La digitalizzazione è un tema centrale per noi. Nel prossimo futuro vedremo inoltre un nuovo mercato nelle microgrid.

Per quanto riguarda l’efficienza dei costi e la protezione ambientale, l’elettricità derivata dalle energie rinnovabili è sempre più richiesta nei cantieri edili e nei siti minerari. Le microgrid decentralizzate, che combinano classiche fonti di energia elettrica, cioè generatori diesel, cogeneratori, batterie, condensatori e celle a combustibile con energie rinnovabili come il fotovoltaico, l’energia eolica o idrica saranno sempre più complementari e sostituiranno le centrali elettriche. Le microgrid possono essere installate in aree remote e vicino a dove si verifica la richiesta di energia.

I MOTORI MTU RAGGIUNGONO I 5.500 METRI

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