Mtu e il Power to X, non è certamente una novità assoluta, da qualche tempo è però una certezza. Nelle riflessioni che Rolls-Royce Power Systems ha dedicato all’argomento c’è stato spazio anche per le applicazioni più stressanti, tra quelle che solcano i mari. Pare infatti che il commercial sia una delle prossime frontiere applicative del Power to X. Di cosa si tratta? Riportiamo qui l’attacco dell’articolo ch uscirà integralmente su DIESEL 1-2 del 2021 (QUI, invece, le microgrid).

Power to X

Mtu e il Power to X. Idrogeno protagonista, anche in mare

Nella roulette della decarbonizzazione si sta materializzando una variante all’imperativo categorico della elettrificazione a tappe forzate. Si chiama Power to X e fornisce una risposta ai limiti dei biocombustibili. Perché scannarsi su gap infrastrutturale, stoccaggio e sostenibilità economica delle batterie, quando esiste il ciclo Diesel? A Friedrichshafen hanno pensato che la soluzione potrebbero essere i cosiddetti e-fuel, combustibili ricavabili da fonti rinnovabili che non collidono con la matrice alimentare delle biomasse. Meglio, se non l’unica soluzione, un contributo determinante in questa fase di transizione. Ed è così che Stefan Müller, Director Application CenterMarine & Naval di Mtu e Daniel Chatterjee, Director Technology Management& Regulatory Affairs and the Green-and High-Tech Program, Rolls-Royce Power Systems, hanno declinato le istanze del Power to X nelle modalità della nautica commerciale. Un’applicazione, quella per il trasporto merci e combustibili via mare (oltre alle crociere), finita nell’occhio del ciclone degli ambientalisti. Le premesse di Mtu partono dalle 36.573 Giga Tonnellate di CO2 emesse su base annua.

CO2, cause efficienti e accessorie

Il 42 per cento riconducibile alla generazione, il 18 per cento al trasporto stradale e circa il 2-3 per cento al trasporto marittimo. Niente di così grave, allora? E invece sì, se si ragiona in prospettiva. Le emissioni del trasporto marittimo internazionale aumenteranno tra il 50 e il 250 per cento (certo, la forbice è generosa, ma comunque allarmante. Nel breve periodo si deve agire sui carburanti, forse la leva più immediata per implementare l’efficienza. L’invito di Mtu è a focalizzarsi sulle fonti energetiche, più che sulla presunta obsolescenza del motore endotermico, distinguendo tra energia grigia, a base fossile, carburanti biogenici e carburanti verdi, o e-fuel, sviluppati con il concorso delle energie rinnovabili. Gli endotermici avranno vita lunga, ci confortano da Friedrichshafen, grazie alla densità energetica, e potranno funzionare anche a gas, idrogeno e metanolo. L’ecosistema Power-to-X utilizza sempre energia rinnovabile, quindi eolica e solare, che gli elettrolizzatori trasformano in idrogeno. Quell’idrogeno, che chiamano e-Hydrogen, è destinato a diventare e-fuel, mediante un processo chimico che trattiene la CO2 e produce idrogeno, metanolo ed e-diesel. L’idrogeno ‘verde’ è l’ingrediente centrale di tutti i combustibili Power to X e il vettore che consente di ridurre le emissioni di gas serra per applicazioni ‘difficili da elettrificare’ (soprattutto camion a lungo raggio, aviazione, nautica commerciale e ferroviario). Secondo le stime di Mtu, entro il 2030, la produzione di combustibili Power To X sarà neutrale dal punto di vista dei costi grazie ai biocombustibili, prodotti in località favorevoli da questo punto di vista.

 

In primo piano

Articoli correlati

SAIM Marine presenta ExiLencer

SAIM Marine presenta ExiLencer, una soluzione innovativa dell’azienda danese Exilator, che produce sistemi di purificazione dei gas di scarico con silenziatori integrati, filtro e catalizzatore.

Il cantiere navale giapponese Imabari installerà motori MAN ad ammoniaca

Imabari Shipbuilding installerà un motore MAN B&W 7S60ME-Ammonia con SCR in connessione con la costruzione di una nave portarinfuse di classe 200.000 dwt per una joint venture tra K Line, NS United e Itochu Corporation. L’attività rappresenta uno dei primi progetti per il motore alimentato ad ammoni...