La visione di Rolls-Royce e la divisione Power Systems di Rolls-Royce. Non si tratta di una banale assonanza, l’azienda britannica, dal cuore e dalla mente tedeschi, ha tratteggiato il quadro post Covid. E ne esce un ritratto dai toni vividi e rosei.

di Rolls-Royce

La visione di Rolls-Royce parte da 200 milioni di euro di utile operativo. Alla faccia del Covid

Rolls-Royce ha chiuso l’esercizio 2020 con un utile operativo sottostante di circa 200 milioni di euro (nel 2019 furono circa 418 milioni di euro), nonostante abbia subito un calo del 17 percento del fatturato a 3.088 milioni di euro, quasi 3.550 milioni in meno rispetto al 2019. Il margine operativo si è ridotto dall’11,5 al 6,5 per cento. L’attivo a bilancio è stato favorito da una riorganizzazione che ha investito soprattutto la “Sustainable Power Solutions” e la Cina, investimenti in tecnologie e strutture. Secondo l’azienda “sono visibili i segni di una ripresa nella seconda metà dell’anno, tuttavia le estese chiusure in molte parti del mondo continuano a soffocare la volontà di investire. Secondo la Cfo Louise Öfverström: «Ci aspettiamo un miglioramento degli ordini nella prima metà del 2021, che si convertirà in una ripresa delle vendite a partire dalla seconda metà dell’anno, con un ritorno dei ricavi nel 2022 a circa i livelli del 2019 ». Garantire la salute dei dipendenti mantenendo la produzione in modo che gli ordini dei clienti possano essere soddisfatti è stata una delle sfide chiave in questo anno pandemico. «L’abbiamo gestita molto bene senza doverci allontanare dal percorso di trasformazione che abbiamo scelto», ha detto il Ceo Andreas Schell.
Nonostante le sfide finanziarie presentate dalla pandemia, Power Systems ha acquisito tre aziende per potenziare le attività come fornitore di soluzioni per i clienti in una varietà di mercati. Nel 2020, Power Systems ha acquisito Kinolt e Servowatch, oltre a consolidare la presenza nel pacchetto azionario di Qinous, rilevando la quota di maggioranza, diventato il centro di competenza di Power Systems per le microgrid. Tutte queste aziende sono integrate nella divisione Power Systems.

L’evoluzione continua


«Quest’anno e l’anno scorso, gli investimenti su larga scala che abbiamo fatto solo per ampliare i nostri siti di produzione sono stati in doppia cifra. Questo è un altro modo per emergere ancora più forti in tempi di crisi », ha detto Otto Preiss, membro del consiglio di amministrazione per la ricerca e sviluppo. La produzione degli mtu EnergyPack è ampliata a più di 50 moduli all’anno nello stabilimento di Ruhstorf, in Bassa Baviera. In soli dodici mesi, Power Systems ha già lasciato il segno sul mercato delle soluzioni di energia rinnovabile con ordini nel Sud Pacifico, in Costa Rica, in Australia e in Norvegia, tra gli altri. A Friedrichshafen l’azienda sta lavorando duramente su come sfruttare l’idrogeno come carburante del futuro: «Siamo convinti che l’idrogeno abbia un ruolo chiave nella rivoluzione energetica verde», ha sottolineato Schell. Un generatore di emergenza dimostrativo a celle a combustibile dovrebbe entrare in funzione a breve. Gli sviluppatori si stanno anche adoperando sugli endotermici basati sull’idrogeno prodotto in modo sostenibile.
Tra le altre cose, la linea di assemblaggio di Friedrichshafen per la serie 2000 sarà spostata temporaneamente in una struttura di 10.000 metri quadri esistente, opportunamente adattata, per consentire la ristrutturazione dell’impianto esistente.

Mobile Power, Stationary Power Solutions, Cina


Il core business delle soluzioni per le grandi macchine operatrici, dalle mietitrebbie alle macchine da miniera, e le navi sarà riunito sotto il nome di Mobile Power Solutions. Tutte le attività che riguardano le centrali elettriche alimentate da motori diesel e a gas, dagli impianti di cogenerazione all’alimentazione di emergenza per impianti critici per la sicurezza, saranno riunite in Stationary Power Solutions.
L’unità Sustainable Power Solutions è di particolare importanza. Essa gestirà da vicino le soluzioni innovative esistenti e future per una propulsione e una alimentazione elettrica più rispettose dell’ambiente. Comrepnderà i moduli per lo stoccaggio dell’energia e le celle a combustibile alla produzione e all’utilizzo di combustibili sintetici. Promuoverà l’uso di nuove tecnologie per la rivoluzione dell’energia verde in tutte le aree di applicazione e assicurerà che il passaggio a nuove soluzioni rispettose del clima sia il più facile possibile per i clienti dell’azienda.
«Ultimamente ci stiamo posizionando sempre meglio in Cina, e proprio alla fine del 2020 abbiamo firmato lì un contratto sensazionale per la fornitura di 1.000 motori. Abbiamo pertanto bisogno di un’unità commerciale indipendente che possa soddisfare i requisiti cinesi in modo specifico», ha detto Schell, spiegando questa mossa.

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