Ritorno in grande stile sullo scenario espositivo mondiale per Isotta Fraschini, come annunciato nella precedente newsletter. L’azienda in orbita Fincantieri restituisce una fetta di storia della meccanica motoristica italiana alla ribalta internazionale e lo fa in grande stile, allestendo lo stand delle grandi occasioni.  Sotto le luci dei riflettori del Middle East Electricity, Isotta Fraschini porterà le bocche di  fuoco delle generazione di potenza, uno dei due asset strategici, insieme alle applicazioni nautiche professionali e militari.

La gamma Isotta Fraschini non teme confronti

La lista dei G-Drive si articola in tre canne, due delle quali sdoppiate a 8 e 12 cilindri, con la terza canna maggiorata per il top di gamma. Sono tutti disponibili a 50 Hz e a 60 Hz.

Si comincia dagli 8 cilindri a V. Il V1308G è un 13,38 litri che a 50 Hz eroga 336 kWe in prime e 368 in stand-by. Si sale con l’altro 8 cilindri, il quadro (AxC 170×170 mm) da 30,87 litri, il V1708 G3 da 800 e 880 kWe.

Si sale di segmentazione con i 12 cilindri: il primo è il V1312 G3 da 20 litri, per 512 kWe in prime e 560 in stand-by, e il V1712 G, il modulare del quadro che di chilowatt elettrici a 50 Hz ne fa 1.170 a carico variabile (prime) e 1.280 in emergenza (prime). La rassegna si chiude con un ‘pezzo grosso’, che guarda in faccia i molossi come Cummins e Liebherr, il VL1716 G3. Il 16 cilindri da 67,2 litri eroga 1.760 kWe in prime e 1.940 in stand-by. Le pompe di iniezione di tutte le serie Isotta Fraschini sono a cura  di Bosch.

 

 

 

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