I Paesi Bassi, forse con un occhio attento alla propria posizione geografica e all’innalzamento del livello del mare, stanno sviluppando una policy ambiziosa e una base di produzione locale per decarbonizzare i veicoli con i cicli di lavoro più pesanti. Sebbene sia presto, altri paesi farebbero bene a monitorare i Paesi Bassi per vedere quanto sia efficace questa policy e quanto velocemente la sua esperienza produttiva possa essere adattata ed esportata per espandere l’elettrificazione dei veicoli commerciali.

Le politiche supportano lo sviluppo del mercato

Ci sono tre aree politiche in cui i Paesi Bassi stanno facendo progressi sostanziali rispetto ad altri paesi. In primo luogo, hanno annunciato nel dicembre 2021 il “Clean and Emission-Free Construction Material Subsidy Scheme (Sseb)”. 270 milioni di euro saranno disponibili per il programma fino al 2030 per l’acquisto di macchine edili a emissioni zero o per il retrofit di macchine più vecchie. A seconda delle dimensioni dell’azienda, è possibile recuperare fino al 50 per cento del prezzo di acquisto.

In secondo luogo, i Paesi Bassi hanno firmato il protocollo d’intesa globale sui veicoli medi e pesanti a emissioni zero alla Cop26, nel quale si impegnano a raggiungere l’obiettivo del 30 per cento di veicoli nuovi medi e pesanti a emissioni zero entro il 2030 e del 100 per cento entro il 2040. In terzo luogo, quasi 30 città nei Paesi Bassi si sono impegnate a definire zone a emissioni zero entro il 2025 che vieteranno efficacemente i veicoli inquinanti per le consegne e le merci.

Oem locali, a vantaggio nazionale e internazionale

A livello nazionale, aziende come Vdl stanno già guidando la rivoluzione degli autobus elettrici in tutta Europa. Il fermo sostegno nel loro mercato interno li aiuterà a continuare la loro presenza di leader di mercato. Daf è stata più lenta in termini di sviluppo di autocarri elettrificati, ma questo nuovo focus sulla politica interna aiuterà a gettare le basi per la crescita in Europa poiché altri paesi seguono lo stesso percorso dei Paesi Bassi.

E non sono solo gli Oem su strada a trarne vantaggio. Limach, specializzata nell’“allestimento” di escavatori elettrici, ha sviluppato una gamma di escavatori elettrici e, di recente, Bam ha commissionato a Wirtgen e New Electric lo sviluppo di una finitrice per asfalto elettrica a batteria.

La supply chain si sta preparando

Ci sono molti fornitori, grandi e piccoli, nei Paesi Bassi che beneficeranno anche di questa politica nazionale. Smesh ha sviluppato un innovativo assale elettrico che può essere utilizzato per migliorare notevolmente l’efficienza complessiva dei veicoli elettrici pesanti. E si allarga ai prodotti utilizzati per il rifornimento di veicoli elettrici. Dens sta lavorando a un generatore di corrente per cantieri alimentato con idrozina (acido formico). L’acido formico viene convertito in idrogeno con possibile cattura della CO2, il che significa rifornimento a zero emissioni di macchine elettriche in luoghi fuori rete.

L’esempio dei Paesi Bassi secondo Interact Analysis

I Paesi Bassi stanno sviluppando una partnership intelligente tra enti pubblici e privati. I finanziamenti e le normative governative aiutano a guidare il mercato, mentre i fornitori locali sono in una posizione privilegiata per l’utilizzo di questo investimento per aumentare la propria crescita. I paesi “smart” guarderanno e impareranno.

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