ifm electronic e l’efficienza delle macchine mobili non è un mantra ma quanto emerge da un webinar organizzato dalla filiale italiana dell’azienda tedesca. Sul numero di Dicembre di DIESEL troverete il contributo in forma integrale. Per il momento accontentatevi dell’incipit (cliccando qui, invece, vi troverete nell’universo 4.0 di Merlo).

ifm electronic e l'efficienza delle macchine mobili
mobileIoT Suite

ifm electronic e l’efficienza delle macchine mobili con il mIoT

Fleet management? Controllo in remoto? Manutenzione predittiva? Tutti mantra e predicati della cosiddetta industria 4.0 che chiamano in causa la catena cinematica. Parafrasando un tormentone pubblicitario del 1981, anche noi di DIESEL, come Telefunken, ‘facciamo scienza, non fantascienza’. Ed è per questa ragione che ci siamo rivolti a ifm electronic. Siamo partiti dal webinar “Aumenta l’efficienza delle tue macchine mobili con le soluzioni mIoT”, a cura della stessa ifm, per mappare le logiche di funzionamento che sovrintendono le macchine mobili. Una lettura di questi processi secondo un duplice registro, quello riservato ai sistemisti e una traccia parallela, più divulgativa e orientata a Oem e utilizzatori finali. I nostri esegeti, in casa ifm electronic, sono Paolo Rocca, National Product Specialist Ecomat Mobile, e Daniele Rossi, Corporate Account Manager Ecomat Mobile.

Innanzitutto, le premesse. L’ottimizzazione dei processi produttivi e delle lavorazioni in generale implica la necessità di macchine mobili sempre più connesse. Gestire i dati (locali e remoti) assicura la massima consapevolezza operativa di utilizzatori e dealer per un supporto più mirato. Mobile IoT Suite si compone di un device che permette la connessione bidirezionale locale/remota alla macchina e di un portale dati personalizzabile per monitoraggio e diagnostica.
ifm electronic e l'efficienza delle macchine mobili

A chi si rivolge mIoT?

Sostanzialmente agisce a tre livelli. Il sistema mIot di ifm chiaramente si rivolge ai gestori di flotte di macchine mobili, a prescindere dalla natura del veicolo, per acquisire, visualizzare e processare qualsiasi informazione che provenga dalla macchina. Il secondo target è quello degli esperti applicativi, cioè i system integrator. C’è infine un terzo step: avvalendosi di un sito web per comunicare questi segnali in modo semplice, in seguito a un’opportuna formazione, l’utilizzo è estensibile anche agli utenti finali, digiuni di informatica. Mi riferisco a operatori, manutentori e flottisti.

E cosa consente di fare, in termini pratici?

Visualizza tutte le informazioni che arrivano dalla macchina in termini di allarme, efficienza, prestazione, controllare insomma il funzionamento in senso generale.

 

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