Fpt e il Dme, la via per i carburanti alternativi valica il Passo del San Bernardino. Dietro queste due sigle si nasconde un volto arci-noto, quello di Fpt Industrial, e quello dell’etere dimetilico. La pista italo-svizzera, che prevede il transito della San Bernardino, conduce al lago di Costanza. È qui che Fpt persegue la strategia multi-tasking, nel segno della decarbonizzazione, che non liquida l’endotermico, anzi, lo rilancia. Come? Ascoltate quello che hanno da dirci.

 

Fpt e il Dme

Fpt e il Dme. Precisione svizzera per i pesanti

Fpt Motorenforschung di Arbon, in Svizzera, sta sviluppando un innovativo progetto per l’utilizzo del carburante alternativo Dme su un motore per veicoli pesanti da 11 litri di cilindrata. Il Dme (etere dimetilico, CH3-O-CH3) è un carburante adatto per i motori ad accensione spontanea che può essere prodotto utilizzando diverse fonti rinnovabili. Le sue proprietà chimiche, con la corretta configurazione della componentistica del motore e la corretta calibrazione, consentono bassissime emissioni di NOx e di particolato, garantendo allo stesso tempo un’elevata efficienza del motore. Per quanto riguarda l’impiego del Dme come carburante ci sono ancora alcune sfide in corso, in particolare sui dispositivi di iniezione del carburante. Il Dme è stato utilizzato a livello industriale per decenni, principalmente come propellente per bombolette spray, in quanto è atossico, inodore e può essere assorbito nella troposfera. Dal punto di vista dello stoccaggio e del rifornimento, il Dme è simile al Gpl. È liquido a livelli di pressione molto moderati.

Pensare al Dme industriale

L’obiettivo generale del progetto è quello di progredire nel comprendere come il Dme possa essere utilizzato come alternativa al diesel nel settore industriale e dimostrare come possa garantire la combustione pulita a livelli di efficienza paragonabili. Dal momento che la combustione di Dme non produce in pratica emissioni di particelle, la presenza di un sistema Scr di comparabile semplicità, senza la necessità di un filtro antiparticolato, può essere sufficiente per soddisfare severi standard sulle emissioni. I fondi per il progetto sono stati stanziati da Sfoe (Ente federale svizzero per l’energia) e il banco prova è in funzione presso l’Empa di Dübendorf, dove l’azienda ha investito fortemente negli adattamenti dell’infrastruttura necessari per il Dme. I primi dati sperimentali stanno fornendo dei risultati molto promettenti per quanto riguarda la riduzione di CO2, oltre a bassissime emissioni di NOx e di particolato, con efficienza del motore simile a quella di un diesel. Per Fpt Industrial, il progetto contribuisce alle attività di innovazione del suo Centro Ricerca e Sviluppo di Arbon, in Svizzera. Il centro, una delle sette sedi globali dell’azienda dedicate all’attività di R&D, è l’hub di eccellenza del brand per quanto riguarda le tecnologie innovative, dove sono state sviluppate sia la tecnologia Common Rail che l’HI-eSCR (sistema di riduzione catalitica selettiva ad alta efficienza).

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