Il logo di Federtec presentato al Politecnico di Milano

Nuovo importante passo per Federtec, la federazione nata dalla fusione di Assiot e Assofluid. In occasione della presentazione dei risultati dello studio sull’evoluzione del settore, ha mostrato per la prima volta a stampa e protagonisti del settore il logo con cui si identificherà per i prossimi anni.

All’apertura dei lavori di Laura La Posta, Caporedattrice de Il Sole 24 Ore e moderatrice dell’evento, ha fatto seguito l’intervento di Francesca Selva, Vice President Marketing & Events di Messe Frankfurt Italia, che ha ricordato la collaborazione in atto. Collaborazione che vedrà la partecipazione di una nutrita rappresentanza del settore in occasione della prossima edizione di Sps Ipc Drives Italia 2019, la fiera che si terrà a Parma dal 28 al 30 maggio dedicata al confronto sui temi più caldi dell’industria di domani.

Hanno poi preso la parola in successione i Presidenti, Marco Bocciolone (Federtec), Assunta Galbiati (Assiot) e Domenico Di Monte (Assofluid) che hanno ripreso le motivazioni che hanno portato alla costituzione di Federtec e, presentando il logo, hanno spiegato come l’intento vuol essere quello di rappresentare una realtà nuova, molto più importante della somma di Assiot e Assofluid. Una realtà che possa offrire un nuovo focus per la rappresentanza di tecnologie e competenze che animano l’intera filiera.

ASSIOT. LE PAROLE DI ASSUNTA GALBIATI

L’attenzione è sull’industria 4.0

Al termine della presentazione del logo Federtec, ha preso la parola il Prof. Giambattista Gruosso del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, autore dello studio “Nuove Sfide per la Trasmissione del Moto e la Potenza Fluida”. Il Prof. Gruosso ha dapprima presentato i principali spunti emersi dallo studio, quindi, ne ha discusso i risultati con i rappresentanti di alcune tra le principali aziende del settore, nella tavola rotonda cui hanno partecipato: Marco Bertoldi, Global Sales Director BU Mechatronic & Motion Systems & Country Manager Bonfiglioli Mechatronic Research; Andrea Camisani, Project Engineer Marc (Mechatronic Application Research Center) BU Camozzi Automation; Riccardo Patat, Responsabile Prodotti Oleodinamica Industriale e Stefano Peschiaroli, Responsabile Valvole Proporzionali Digitali Bosch Rexroth Italia; Lucia Terragni, Business Specialist Automotive Division Pneumax; Andrea Trifone, Project Manager Electric Actuators & Serial Interfaces Smc.

Tanto lo studio quanto il confronto con i protagonisti del settore, hanno evidenziato come le associate Federtec rappresentino uno spaccato importante dell’economia italiana e delle tecnologie 4.0 in Italia, con un’adozione significativa dei processi di trasformazione digitale: «Degno di attenzione è anche il numero di azioni di qualificazione delle competenze e di supporto alla filiera, che lo rendono un settore consapevole dei suoi limiti e delle sue potenzialità, che guarda al futuro in comparti anche nuovi, investendo in impianti ma anche in formazione e attività strategiche» ha commentato in chiusura il Prof. Gruosso.

Uno sguardo agli spunti per il futuro

Alla tavola rotonda ha fatto seguito l’intervento di Giovanni Notarnicola, Associate Partner Digital Transformation di Porsche Consulting, che ha descritto lo stato dell’arte e gli scenari prossimi per le aziende italiane alle prese con la trasformazione digitale. Molti gli spunti di interesse proposti dal relatore, tra i quali, in particolare, l’invito a considerare il contesto in cui si opera qualcosa di più di una “semplice” filiera, qualcosa di più simile ad un “ecosistema” di cui si fa parte e nel quale, per far fronte alla crescente complessità, è necessario stringere alleanze e partnership con attori che fino a ieri non erano neppure ritenuti parte del proprio business.

In conclusione c’è stato, poi, un momento di confronto con gli utilizzatori che ha visto la partecipazione di Mauro Viscardi, Special Project & Innovation Cosberg, e Davide Buratti, Responsabile Ricerca e Sviluppo Ocme. Anche in questo caso sono stati diversi gli spunti offerti dai due relatori che hanno dato ai partecipanti il punto di vista degli utilizzatori. Nel dibattito ha trovato conferma tanto la necessità di stringere partnership con attori nuovi e dei quali, in alcuni casi, fino a ieri si ignorava persino l’esistenza, quanto quella di soluzioni flessibili e in grado di adattarsi a richieste in continua evoluzione. Tra gli aspetti più sentiti evidenziati dai due relatori, si segnala una sempre crescente richiesta di facilità di utilizzo, e le enormi opportunità offerte, anche in tal senso, dalla realtà aumentata e dalla possibilità di fare manutenzione predittiva.

ASSIOT E ASSOFLUID INSIEME ANCHE AD EIMA 2018

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