Non conosce sosta l’attivismo di Liebherr, che procede nel radicamento tra le applicazioni stazionarie. L’ultimo capitolo è stato scritto da Bulle a quattro mani con Kohler, per l’affiliata francese della power generation Kohler – SDMO. La cooperazione ha partorito due serie di motori, la 135 e la 175, che constano di tre unità cadauna, devono il nome alla misura dell’alesaggio ed erogano da 709 a 3.608 chilowatt meccanici in standby a 50 Hz e da 891 a 4.250 kWm, sempre in modalità standby, a 60 Hz. Le taglie sono di quelle cosiddette ‘forti’: la serie 135 parte dal KD27V12, un 12 cilindri da 27 litri, il KD36V16, un 16 cilindri da 36 litri, e il KD45V20, 20 cilindri da 45 litri. Si sale a picchi vertiginosi con la serie 175: il KD62V12 è un 12 cilindri da 62.4 litri, il KD83V16, un 16 da 82.72 e il KD103V20, il top di gamma, 20 cilindri dalla cubatura monstre di 103.4 litri.

Liebherr e Kohler

C’è tutta la tecnologia che Liebherr ha sviluppato in house, a partire dal common rail da 2.200 bar e dalla centralina elettronica con software diagnostico Koda. Le serie 135 e 175 hanno un curriculum di 50mila ore di bench test. In merito alla collaborazione tra Liebherr e Kohler – SDMO è intervenuto Tom Cromwell, group president-power di Kohler. «Siamo estremamente felici di avere integrato la nostra offerta con questi motori, che associano compattezza e densità di potenza senza rivali».

 

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