Cpl e Gnl, un’assonanza che si traduce in un case study innovativo nei sistemi di cogenerazione. Il gas naturale liquefatto miete consensi nel trasporto merci come dimostra la teoria di commesse di Iveco alimentati a gas, ma non tutti sanno che il Gnl è realtà anche tra le applicazioni stazionarie.

GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI DAL TACCUINO IVECO E DALLA RETE DI DISTRIBUZIONE

Cpl e gnl. Una scintilla isolana

La Cpl di Concordia sulla Secchia, in provincia di Modena, ha visto lungo sulle potenzialità del gas naturale liquefatto, una svolta epocale in termini di densità energetica, autonomia e stoccaggio, e ha trasferito le competenze in materia di cogenerazione in una centrale alimentata proprio con il Gnl. Dove? In Sardegna, presso la Cooperativa casearia 3A Arborea.

Una storia lunga oltre 24mila ore

Cpl e Gnl. Si inserisce in questo duetto nelle vesti di protagonista motoristico Jenbacher, con il J320. Il processo industriale di questa particolare filiera alimentare richiede un forte assorbimento di energia e comporta la dipendenza dal fabbisogno termico. Da qui l’idea di applicare il gas naturale liquefatto alla sala macchine della cooperativa casearia isolana, un approccio che ha fruttato 24mila ore di funzionamento a metà gennaio 2018, con il placet della boroscopia, che ha fornito un ottimo responso sullo stato di salute del motore.

Dalle parole dei diretti interessati

«Abbiamo sfruttato il vettoriamento, le nostre conoscenze sui controlli e la rigassificazione. Se arrivi a Oristano o in qualunque altro punto sull’isola devi per forza di cose creare un impianto di rigassificazione in sito: non è possibile canalizzare il liquido criogenico in reti di distribuzione per lunghe distanze. In Sardegna, ad oggi, solo ad Arborea esiste un impianto di questo tipo (rigassificazione del Gnl a partire da una temperatura di meno 161°)».

L’assononza tra Cpl e Gnl potrebbe riecheggiare in altri lidi. «Noi confidiamo molto nel Gnl e l’esperienza di Arborea ci fa ben sperare. Il gas metano ottenuto attraverso la rigassificazione ha un potere calorifico molto alto, quindi il rendimento è ottimale e il motore, in base alle ultime revisioni, presenta un perfetto stato di bronzine, pistoni e quant’altro. Il punto è capire se stoccaggio e distribuzione in impianti più piccoli abbia un break even remunerativo».

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