Nuovi setti filtranti: uno sfoggio di “potenza pura”. È così che Bosch Rexroth ha deciso di chiamare la nuova generazione di componenti, lanciati sul mercato da poche settimane con l’obiettivo di sbaragliare la concorrenza grazie all’utilizzo di materiali e design costruttivi tecnologicamente più avanzati (a sei livelli). Una novità che promette, se gli auspici della casa saranno riconfermati dai riscontri pratici, di allungare la vita agli impianti idraulici e diminuire, nel contempo, i costi operativi di gestione.

Pure Power, quinta generazione by Bosch Rexroth

Il sistema di filtrazione è un elemento chiave per evitare i guasti riconducibili alla presenza di liquidi contaminati. La conducibilità elettrica del filtro deve essere garantita da un setto antistatico, un aspetto reso necessario dal crescente utilizzo di oli minerali biocompatibili privi di ceneri e zinco. Con il materiale filtrante Pure power, lanciato nel 2017, Bosch Rexroth arriva alla quinta generazione. Verrà impiegato come standard su tutte le taglie oggi commercializzate. La corretta combinazione di setti filtranti realizzati in fibra di vetro, consente in primis un deciso incremento della capacità di accumulo e parallelamente il raggiungimento di elevate percentuali di ritenzione (valore ß). Questo ultimo parametro indica in che misura il setto è in grado di trattenere particelle di una determinata grandezza e di conseguenza la sua efficacia filtrante. I valori ß del nuovo materiale filtrante, secondo la norma ISO 16889 sono abbondantemente superiori al 200 (valore limite che identifica una filtrazione di profondità). L’utilizzo di questo prodotto consente agli utilizzatori di incrementare sensibilmente il grado di pulizia del proprio impianto idraulico e conseguentemente una riduzione dei malfunzionamenti e un complessivo incremento delle prestazioni.

Bosch Rexroth pensa agli oli biocompatibili

Gli elementi filtranti della nuova serie Pure power sono dotati di un setto antistatico addizionale. Questo garantisce una maggiore conduttività elettrica tra l’olio e il materiale filtrante, riducendo quindi il rischio di carica e scarica elettrostatica all’interno del filtro. Gli utilizzatori finali dei sistemi idraulici si servono in misura sempre più crescente oli esenti da ceneri e zinco. Questi fluidi idraulici solitamente presentano una ridotta conducibilità. Se essa risulta essere inferiore a 300 picosiemens/metro, il pericolo di cariche elettrostatiche aumenta. Tali fenomeni sono spesso visibili sotto forma di scariche luminose e talvolta possono essere identificati all’udito con uno sfrigolio. Ogni scarica può bruciare piccole quantità di olio e ridurre la vita utile del prodotto, creando dei fori all’interno degli strati del filtro. Ciò non solo comporta un precoce invecchiamento del fluido ma riduce anche la capacità di accumulo del setto, accrescendo il pericolo che le particelle possano causare danni al sistema.

Più accumulo, meno impurità

La nuova generazione di setto filtrante uscita dalla fucina di Bosch Rexroth, inoltre, fa segnare un deciso salto di qualità quanto a capacità di accumulo delle impurità. Rispetto alla precedente generazione, i nuovi elementi filtranti assorbono fino al 50% di particelle in più e prolungano altrettanto la durata utile del prodotto in presenza equivalenti condizioni d’esercizio. Dove era necessario operare tre sostituzioni del filtro, con la nuova generazione si è in grado di ottenere una riduzione a sole due sostituzioni. Ciò significa che gli utilizzatori finali possono risparmiare sul costo degli elementi filtranti, sul relativo smaltimento e sulla manodopera associata alla loro sostituzione.

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