Dallo scorso novembre, l’Italia ospita la prima stazione di rifornimento di bio-Gnl per il trasporto pesante. Da molti analisti (e i relatori che hanno partecipato al nostro web event sull’ecosistema Gnl in Italia non fanno eccezione) l’accelerazione sulle infrastrutture è ritenuta un passaggio fondamentale per rispettare gli obiettivi in tema di sostenibilità fissati dall’Unione Europea per la decarbonizzazione del settore heavy-duty. Si stima, infatti, che proprio al trasporto pesante sia da attribuire il 5-6 percento circa delle emissioni totali di CO2 in Europa e circa il 30% dell’intero settore dei trasporti.

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Bio-Gnl per il trasporto pesante: l’apporto di Westport Fuel Systems

A ricordarcelo è Westport Fuel Systems, azienda canadese specializzata nella fornitura di componenti e sistemi avanzati per l’utilizzo di carburanti puliti ed a basse emissioni di carbonio come il gas naturale, il gas naturale rinnovabile, il gas naturale liquefatto, il propano e l’idrogeno per l’industria automobilistica globale.

«La tecnologia brevettata Westport HPDI 2.0 consente, infatti, agli autocarri pesanti di operare a gas naturale abbassando i costi e mantenendo invariate le prestazioni rispetto ai mezzi alimentati a diesel», ha dichiarato Massimiliano Fissore, Executive Vice President di Westport Fuel Systems, che ha aggiunto: «l’uso di GNL rende possibile la decarbonizzazione del settore dei trasporti pesanti. Gli obiettivi dell’UE per il 2030 sono raggiungibili».

L’Italia virtuosa nel contesto europeo

A proposito di obiettivi, le ambiziose norme stabilite dall’Europa impongono la riduzione dei limiti di emissioni di CO2 per i veicoli pesanti del 15 percento entro il 2025 e del 30 percento entro il 2030. Secondo Westport, «all’interno dell’Unione Europea, l’Italia è il paese che sta investendo maggiormente nelle infrastrutture per il metano, con 83 stazioni di rifornimento di Gnl in tutto il paese e altre 36 sono attualmente in progetto. La decarbonizzazione del settore heavy-duty sta accelerando: le vendite di autocarri alimentati a GNL sono di fatto decuplicate rispetto al 2016 e del 50 percento rispetto al 2019».

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