L’Alleanza delle regioni automotive d’Europa, che comprende nove regioni italiane, sollecita un nuovo meccanismo di sostegno dell’UE con fondi dedicati, un’adeguata valutazione dell’impatto territoriale dei nuovi regolamenti e misure per la riqualificazione e il miglioramento delle competenze dei lavoratori del settore. Alla sua prima riunione politica, svoltasi il 17 novembre a Lipsia, l’Alleanza delle regioni automotive (Ara), ha adottato una strategia a breve e medio termine e ha discusso con il commissario europeo al lavoro Nicolas Schmit le esigenze di sostegno delle regioni con una solida industria automotive. 

L’alleanza delle regioni automotive chiede equilibrio all’Europa

L’industria automobilistica europea e il relativo indotto si trovano in una fase di sconvolgimenti e trasformazioni: gli obiettivi climatici dell’UE con il pacchetto Pronti per il 55% (Fit for 55) richiedono un contributo significativo da parte del settore del trasporto su strada ed esercitano quindi un impatto su tutte le regioni automotive in Europa. L’industria automobilistica risente pesantemente della transizione verde e digitale e rappresenta 7,5 milioni di posti di lavoro nei settori della produzione automobilistica e dei servizi automobilistici, pari ad oltre il 6% dell’occupazione complessiva in Europa. La transizione verso veicoli digitalizzati e a zero emissioni avrà un forte impatto sugli ecosistemi automobilistici regionali e sulle strutture socioeconomiche. 

TRANSIZIONE E AUTOMOTIVE? CHIEDETELO AD ACI ED ENI

A Lipsia erano rappresentate 20 delle 29 regioni dell’Alleanza, di cui fanno parte Abruzzo, Lombardia, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, Basilicata ed Emilia-Romagna. Le regioni hanno espresso le preoccupazioni del settore automobilistico dei rispettivi territori. Sulla base dei requisiti previsti per le autovetture a zero emissioni, ai fini del conseguimento degli obiettivi climatici dell’UE e dei relativi cambiamenti nell’industria automobilistica, l’Alleanza chiede l’istituzione di un meccanismo europeo a sostegno di una transizione giusta ed equa delle regioni basate sull’industria automobilistica e sul relativo indotto, in modo di ridurre al minimo gli effetti dirompenti sull’occupazione e migliorare le capacità e le opportunità di una riqualificazione tecnologica, preservando la competitività mondiale nella ricerca e nell’innovazione.

Dichiarazione in dieci punti

Michael Kretschmer, presidente della Sassonia, ha aperto la riunione e ha dichiarato: «L’industria automobilistica non solo è nata qui in Sassonia ma è anche una tecnologia fondamentale per la Germania. Grazie alle eccellenti competenze e allo spirito d’innovazione, la Sassonia si sta trasformando in un centro per l’elettromobilità. I cambiamenti strutturali e gli obiettivi climatici significano cambiamenti per la Sassonia e per la sua industria automobilistica, motivo per cui sono grato all’Alleanza delle regioni automotive che rende possibile questo scambio che ci consente di gestire assieme e con successo questa trasformazione».

I futuri lavori dell’Alleanza delle regioni automotive si concentreranno sulla valutazione dell’impatto regionale della trasformazione dell’industria automobilistica e del relativo indotto, sul sostegno alla riqualificazione e al miglioramento delle competenze della forza lavoro regionale nonché sulla diffusione di combustibili alternativi. Sulla base della dichiarazione in 10 punti dell’Alleanza, adottata durante la sessione plenaria del Comitato europeo delle regioni (CdR) nel giugno 2022, l’Alleanza sostiene l’impegno a ridurre drasticamente le emissioni di gas a effetto serra prodotte dal trasporto su strada e sollecita l’adozione di un quadro di transizione giusta per garantire la coesione economica e sociale in ogni regione automotive d’Europa. A tal fine, il quadro deve includere misure di sostegno al bilancio e alle politiche e condurre a una pianificazione congiunta della transizione a livello regionale. Questa richiesta fondamentale deve essere soddisfatta mediante valutazioni d’impatto territoriale che affrontino le sfide e le opportunità comuni per le regioni, gli Oem e in particolare le PMI attive nell’industria della catena di approvvigionamento del settore automobilistico; inoltre dovrebbero essere sostenuti la riqualificazione e il miglioramento delle competenze della forza lavoro regionale e dovrebbero essere monitorate l’offerta e la domanda di competenze pertinenti. Ulteriori richieste dell’Alleanza sono lo sviluppo di un solido quadro di ricerca per la trasformazione industriale e l’innovazione nell’industria automobilistica europea, che offra flessibilità negli orientamenti in materia di aiuti di Stato, per consentire alle regioni automotive di guidare e gestire tale trasformazione e sostenere le regioni nella realizzazione di stazioni di rifornimento e ricarica accessibili al pubblico. In tal modo verrà promossa la diffusione di veicoli a zero emissioni e verranno concentrati i fondi d’investimento pubblici e privati disponibili sulle varie soluzioni tecnologiche (ad esempio elettrificazione, tecnologie a idrogeno e carburanti sintetici) per garantire la competitività e l’innovazione dell’industria automobilistica europea.

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